Strike emoziona anche on-line
Fabjan Thika, Nicolle Boroni e Fabio Catania sono i tre vincitori della quinta edizione di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il progetto realizzato dall’Agenzia Provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili in collaborazione con Fondazione Demarchi, Cooperativa Smart e Cooperativa Mercurio. “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” è il concorso destinato agli under 35 che hanno realizzato un progetto o un’iniziativa di successo nella loro vita e vogliono condividere la propria storia con altri giovani per ispirarli a realizzare nuovi progetti o completare con successo quelli in corso.
Il premio di 1000 euro è andato rispettivamente a: Fabio catania, ricercatore bolzanino, il quale ha creato “Emoty”, un gioco che dal tono di voce permette di riconoscere le emozioni di chi pronuncia le frasi. Dopo l’interessamento di Ibm e Google, oggi viene usato da tre centri terapeutici di Milano per la regolazione emotiva; a Fabjan Thika, ideatore della House of Boxing di Trento aperta assieme alla moglie Manuela con lo scopo di dare supporto morale e nello studio ai ragazzi in difficoltà che si sentono soli e smarriti, come lo era lui diversi anni fa; e a Nicolle Boroni, giovane rendenese di Bocenago, protagonista di una storia di riscatto: persa la mano destra a 5 anni, oggi svolge diverse opere di volontariato all’estero occupandosi dei bambini più sfortunati e arrampica in montagna. Lo stesso Fabio Catania, insieme con il gruppo TiramiScience ha vinto il riconoscimento del pubblico per il miglior progetto (500 euro), e pure il premio “Storytelling” messo in palio dal partner Favini, una tra le aziende nazionali più rinomate nella cartotecnica, ha visto due vincitori parimerito: Giorgio Romanese ed Elisa Vinciguerra.
Con un ottimo seguito alla diretta streaming da parte del pubblico social (circa 250 persone che hanno visto la finale su Facebook e YouTube, per un totale di oltre 2000 contatti nelle due ore di trasmissione), la serata in versione on line presentata dalla giornalista Francesca Re e dallo striker 2019 Lorenzo Ferrari si è aperta come da tradizione con il saluto del dirigente Luciano Malfer: “I nostri striker sono degli ambasciatori del positivo – ha dichiarato -. In questo periodo in particolare c’è grande bisogno di raccontare le loro storie e divulgare il messaggio di positività, di andare oltre la fatica, spostare i nostri obiettivi sempre un po’ più in là e costruire una società sempre più positiva”. Sono seguiti i consigli dell’innovatore Alessandro Garofalo il quale ha spronato gli striker a sfruttare il web per dare visbilità alle loro idee, progetti, pensieri e il saluto della presidentessa della giuria Francesca Dallapè. La vicecampionessa olimpica di Rio 2016 che ha ricordato ai finalisti di non smettere mai di sognare e porsi sempre grandi obiettivi da raggiungere. Quindi il via alle esposizioni-video dei 10 finalisti. Il primo a svelare la sua storia è stato Giorgio Romanese, poi è toccato a Elisa Vinciguerra, Trentino History, alle Cap Girls, Fabio Catania, Mattia Ferigutti, TiramiScience, Nicolle Boroni, Ludovica Serafini Fabian Thika. Tutti loro sono stati incalzati dalle numerose domande che ha posto il pubblico da casa. In conclusione, la premiazione dei tre vincitori scelti dalla giuria, composta dalla già citata Dallapè, Aaron Giordani, Barbara Ganz, Tommaso Montefusco, Marco Parolini, Sofia Khadiri, Carla Esperanza Tommasini, Florinda Saieva e Francesca Vecchioni.
La registrazione della finale è visibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=vqjBvhPGbOA